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Nei giardini dell'amore

Consulenza e sostegno nella vita amorosa​

 

Quando l'amore,
in tutte le sue possibili manifestazioni,
viene intralciato,
è allora che rischiamo di ammalarci.
Disturbi sessuali, terapia di coppia, psicologia brescia
Psicologo, Brescia, Artur Tiraboschi, Coppia, Genitori, Amore, Sesso, Psicoanalisi, Adulti, Bambini, Adolescenti

Cos'è l'amore?
 
Questa è forse la domanda più discussa e meno risolta della storia dell'uomo. Inutile tentare una definizione precisa, se ne può descrivere un aspetto, ma tutto il resto viene perso. L'amore è un'esperienza, ma non come tutte le altre. E' un'esperienza assoluta, al punto da essere la più felice e la più dolorosa, la più rischiosa e la più appagante, la più creativa e la più distruttiva. L'amore non è qualcosa di cui poter parlare, se non attraverso la metafora, perché l'amore ci supera, sfidando la ragione e il buon senso. Sarà capitato a tutti di avere a che fare con una persona innamorata e di pensare che fosse folle! Eppure, quando tocca a noi innamorarci, la stessa follia ci sembra l'esperienza più naturale e bella che potesse capitarci.
Ecco, per tentare di rappresentarlo, dirò che l'amore è un giardino. Ma non un giardino qualunque, che segue il ricorrente ritmo delle stagioni. No, l'amore è un giardino mutevole e imprevedibile di cui però, al meno in parte, possiamo prenderci cura.

L'innamoramento
II giardino dell'illusione

 

Partiamo dall'innamoramento: il giardino dell'illusione. Uso "illusione" in senso positivo, cioè come lo spazio in cui, improvvisamente, viviamo l'esperienza di essere totalmente e pienamente noi stessi alla sola e imprescindibile condizione di essere in presenza di quell'altro che, misteriosamente, ci ha rubato il cuore. Eccoci lì, in estasi di fronte al suo sguardo, frementi al suono del telefono o allo squillo di un suo messaggio, improvvisamente più belli e vitali che mai, forti e appassionati, semplicemente felici. "Tu sei la mia gioia!". "E tu sei la mia!". E in questo essere l'uno la gioia dell'altro si realizza l'illusione di una fusione totale: dire "noi" diventa il premio più dolce della rinuncia ad un "io" che da solo, senza l'altro, sente che non potrebbe più sopravvivere.

Psicologo, Brescia, Artur Tiraboschi, Coppia, Genitori, Amore, Sesso, Psicoanalisi, Adulti, Bambini, Adolescenti
Psicologo, Brescia, Artur Tiraboschi, Coppia, Genitori, Amore, Sesso, Psicoanalisi, Adulti, Bambini, Adolescenti
L'amore
​Il giardino reale

 

Ma l'io e il tu non si sono definitivamente dissolti in quel meraviglioso noi e, a un certo punto, si rifanno vivi con la legittima pretesa di esistere l'uno di fronte all'altro, con i propri desideri, le differenze, le specifiche identità di ognuno degli amanti. E' in questo momento che il meraviglioso giardino dell'illusione riacquista una dimensione reale ed emerge una nuova possibilità, quella del passaggio dall'illusione della fusione spontanea e incontenibile con l'altro al piacere del prendersi cura dell'altro, di quell'altro che non è come noi, che a volte può non piacerci, ma che è pur sempre quella persona che abbiamo riconosciuto fra milioni come l'unica che, in quel momento, potesse farci vivere nel giardino dell'illusione. Il passaggio è delicato: dal giardino dell'illusione al giardino reale, dall'innamoramento all'amore. Ma attenzione, non si tratta di un giardino diverso, soltanto che mentre il primo si autoalimentava e cresceva spontaneamente ospitando i due innamorati, il giardino reale ha bisogno di cure reciproche, in modo da costituire lo spazio dove ciascuno degli amanti possa continuare a vivere il senso di pienezza insieme all'altro, dove ciascuno si curi della gioia dell'altro, così che "tu sei la mia gioia" diventi il terreno su cui coltivare la reale relazione di coppia. Lo stesso terreno dovrebbe essere in grado di attutire i colpi che inevitabilmente la coppia accuserà sia sul fronte del noi che su quello dell'io e del tu.

​L'amore minacciato
​Un utile fertilizzante per questo giardino dell'amore reale consiste nel tenere vivo dentro di noi il valore di quel giardino dell'illusione che abbiamo condiviso con l'altro, fiduciosi nel fatto che quell'esperienza era reale e l'abbiamo vissuta con l'altro, grazie all'altro, che quindi non è un altro qualunque. Ovviamente questo non basta, così che capita che il giardino dell'amore diventi un terreno arido, dove crescono piante a casaccio, dove l'altro occupa troppo spazio, oppure troppo poco, dove si  costruiscono siepi talmente alte da far sentire soli i due partner. A volte questo giardino diventa persino un campo di battaglia, dove quelle rose di cui un tempo apprezzavamo i colori e il profumo da donare all'amato, ora sono armi spinose da usare contro l'altro o che l'altro usa contro di noi. Capita che i confini di questo giardino si indeboliscano e altre persone vi facciano irruzione minacciando la nostra o l'altrui esclusiva che nel giardino dell'illusione sembrava intoccabile. Altre volte ancora il corpo dell'altro da cui un tempo coglievamo i dolci frutti del piacere diventa inaccessibile o sembra addirittura indesiderabile. Questi sono solo alcuni esempi di ciò che può far soffrire il giardino reale dell'amore, ma c'è un aspetto da tenere presente: finché entrambi i partner, per quanto lontani possano sentirsi l'uno dall'altro, continuano a sentirsi parte di questo metaforico giardino, l'amore è intralciato, ammalato, minacciato, ma quel meraviglioso giardino dell'illusione di un tempo non è scomparso del tutto.

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Il sostegno 
Quando richiedere l'intervento 

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In questa fase, più che in ogni altra, un percorso di psicoterapia può aiutare il singolo o la coppia a comprendere qual è la situazione del giardino di cui fa parte, cosa rimane del giardino dell'illusione, se sente ancora di farne parte o se invece uno dei due, o entrambi, l'hanno già abbandonato. Una terapia individuale o di coppia può aiutare a comprendere se si desidera continuare a prendersi cura di quel giardino e come fare, o se invece quel giardino non può più essere lo spazio dove vivere in pienezza.

Le fasi della crisi di coppia sono certamente quelle più dolorose e difficili per ciascuno dei partner, quindi le più sensibili al contributo di un intervento professionale di sostegno. E' un po' come chiedere l'intervento di un particolare giardiniere che non si metta a  fare da sé, ma che guidi il singolo o la coppia  alla scoperta di come poter essere lui/lei/loro a mettere mano a quel giardino. In amore, infatti, ciascuno è un insostituibile giardiniere che deve solo individuare le proprie risorse e mettere a fuoco i propri desideri così da poter coltivare giardini in grado di renderlo felice.





La psicoterapia nella vita amorosa


Poiché le esperienze affettive rappresentano il cuore della vita di ciascuno e sono responsabili di molte gioie ma anche di grandi sofferenze, può essere spesso utile una psicoterapia anche in altre fasi della vita amorosa. L'inizio di una storia, la difficoltà a trovare un partner, la convinzione di non riuscire a innamorarsi, il tradimento subito ma anche desiderato e agito, l'incertezza nella scelta del partner, il ripetersi di continue "scelte sbagliate", sono molteplici gli aspetti e i momenti della vita amorosa che possono causarci disagio, dubbio, paura, confusione, bisogno di un nuovo equilibrio. In tutti questi casi poter fare affidamento sulla consulenza e il sostegno di un professionista possono aiutarci a orientarci nei giardini dei nostri amori, così che non appaiano come labirinti in cui rischiamo di perderci, ma come spazi in cui coltivare una vita serena e soddisfacente, ricordando che quando l'amore,  in tutte le sue possibili manifestazioni, viene intralciato, è allora che rischiamo di ammalarci. A volte tutti abbiamo bisogno di un giardiniere che ci aiuti a coltivare e far fiorire il nostro personalissimo giardino dell'amore.

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