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L'ansia: quando l'allarme è sempre inserito

-"Cos'è l'ansia?"

L'ansia è un meccanismo che segnala la presenza di qualcosa che minaccia il sereno funzionamento della nostra mente.

-"Ma come? Eppure io non so cosa dovrebbe spaventarmi?"

Già, in effetti spesso la presenza minacciosa è inconscia e non è facile darle un nome e un cognome, così da poterla cercare, trovare e rendere innocua

Immaginiamo di possedere una sorta di sistema di allarme, come quello che usiamo nelle nostre case. Quando l'ansia prende il sopravvento è come se questo sistema fosse diventato molto sensibile e avvertisse pericoli anche laddove, apparentemente, non ce ne sono. Così continua a suonare la sirena, che si manifesta con quello stato di tensione psicofisica che generalmente chiamiamo ansia. Poiché questo stato è spiacevole, cominciamo a vivere mantenendo uno stato di allerta, cercando di controllare i nostri movimenti, i nostri pensieri, i nostri sentimenti, per timore che l'allarme scatti e che noi ci sentiamo a disagio. Ecco che il sistema di allarme che dovrebbe proteggerci e farci sentire al sicuro e che soprattutto dovremmo essere noi a gestire a seconda delle necessità, inizia a governare la nostra vita impedendoci di rilassarci.

Ma chi è il "ladro", l'"intruso" che ci minaccia?

Spesso, quando si tratta di ansia, questo intruso da evitare è un'emozione associata a un vissuto che ci portiamo dentro e che per qualche ragione cerchiamo di arginare. Forse ci ha fatto soffrire, arrabbiare, forse ci ha esposto troppo a un'altra persona, sta di fatto che ne abbiamo paura, abbiamo paura di vivere quell'emozione "pericolosa" e la sostituiamo con l'ansia, questo stato di allarme apparentemente senza senso, ma che fa un gran rumore e ci impedisce di sentire qualcosa di più profondo che inconsciamente temiamo. L'attacco di panico è la massima espressione di questo stato di allarme, sia per l'intensità del disagio che ci fa sentire come se stessimo per morire, sia perchè prende il sopravvento fino a governare la nostra vita, impedendoci di vivere, di uscire, di essere liberi. Per tutte queste ragioni l'ansia è un segnale che andrebbe ascoltato e capito, evitando che diventi il suono dominante delle nostre vite.

Un percorso psicologico può aiutarci a dare senso, forma e voce alle minacce che fanno scattare l'allarme, addomesticandole fino a renderle innocue, restituendoci così la possibilità di riprendere possesso della nostra vita, di godere appieno della nostra libertà di scegliere quali suoni, emozioni e pensieri desideriamo che abitino la nostra esistenza. 

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